Rendiamo lode al nostro Dio

Riprende la formazione liturgico musicale
con i patrocini
del Pontificio Istituto di Musica Sacra
e del Centro di Azione Liturgica

L’inizio delle attività pastorali vede al via, tra le molte proposte, un nuovo anno per la formazione liturgico-musicale a cura dell’Ufficio Liturgico e della Commissione Musica Sacra. Anche quest’anno sarà un vanto e un onore potersi fregiare nuovamente dei prestigiosi patrocini del Pontificio Istituto di Musica Sacra e del Centro di Azione Liturgica. L’Ufficio Liturgico in fase di programmazione ha tenuto conto del lavoro svolto lo scorso anno, raccogliendo l’esperienza di “Rendiamo lode al nostro Dio”, e ha proposto una nuova annualità apportando alcuni miglioramenti a livello contenutistico. C’è da dire, a tal proposito, che i primi incontri di formazione teorico-pratica sono serviti soprattutto per prendere consapevolezza del lavoro che si sarebbe dovuto svolgere. È per questo che l’Ufficio liturgico ha voluto un nuovo corso per la formazione di base, che servisse alla ai nuovi operatori musicali oltre che per l’approfondimento delle conoscenze di cantori, direttori o strumentisti.

Un altro aspetto che è stato altresì considerato è che il campo musicologico-liturgico, pur essendo fondamentale per la formazione dei musicisti di chiesa, resta ancora un qualcosa di lontano dalla sensibilità di molti operatori. È importante, però, che si consideri la possibilità di prestare il proprio servizio non solo migliorandosi tecnicamente, ma anche formandosi in tuti quegli aspetti che abbracciano argomentazioni di carattere propriamente liturgico e musicologico.

È bene, perciò, vedere con ottimismo quanto la proposta di studio e di lavoro su queste discipline abbia già portato buoni risultati. I corsisti della formazione di base, ad esempio, hanno dovuto dimostrare le competenze acquisite per l’accesso al secondo anno, mentre la classe di organo, che ha dovuto svolgere uno studio complementare sull’armonia e sull’organografia, ha dato saggio di quanto appreso alla presenza dell’Arcivescovo e del Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra. Di notevole risonanza, poi, è stato sia il Convegno liturgico-musicale al termine dell’anno pastorale che il grande concerto, ben eseguito con il Coro dell’Arcidiocesi di Gaeta in collaborazione con la Cappella Musicale Pontina e l’Orchestra di fiati G. Rossini di Latina.

È ben chiaro che per il nuovo anno si sta giungendo a una programmazione ben strutturata  a cui tutti potrebbero partecipare per accrescere le proprie competenze e mettersi a disposizione in modo ancor più generoso e preparato delle proprie comunità. In questo senso c’è stata la volontà di insistere sulla formazione di base, alla quale si sono aggiunti l’accompagnamento strumentale per la liturgia, la tastiera, il pianoforte e la coralità. Accanto alla formazione di base si è voluto continuare con una formazione specialistica con lo studio del canto e della direzione di coro che si aggiungono a quello dell’organo. Sono stati pensati anche tre seminari monografici, che riguarderanno la presentazione dei manoscritti musicali dell’Archivio diocesano, lo studio della prassi e del repertorio del canto gregoriano e la direzione di coro. Si stanno valutando, inoltre, un organ tour, alla scoperta degli organi più pregevoli dell’Arcidiocesi, un concorso di composizione sacra, il saggio di organo e un grande concerto per l’anno giubilare, mentre restano confermati gli appuntamenti di Santa Cecilia (XIX edizione) e il Convegno liturgico-musicale di fine anno pastorale per i cori dell’Arcidiocesi.

In conclusione, c’è da dire che le tante attività che quest’anno si vogliono mettere a disposizione non sono solo per l’Arcidiocesi ma anche per tutte quelle realtà extra diocesane che vorranno usufruire di un servizio che, pur essendo tanto impegnativo e dispendioso di energie, può essere considerato un valido mezzo per meglio “rendere lode al nostro Dio”.

don Antonio Centola
e la Commissione diocesana per la Musica Sacra